Frodo, avvertito dall'influsso malefico dell'Unico Anello, in suo possesso viene avvisato di non infilarlo mai al dito.

Inizia qui un lungo e tormentato viaggio di Frodo che ha la missione di arrivare alla Voragine del Monte Fato* nella quale far scomparire definitivamente in esso il malvagio anello.

Missione che Frodo** non riesce a compiere, avendo indossato l'anello e che quindi da esso essere pesantemente influenzato.

Cioè viene a conoscenza del Male.

Ma la missione comunque è compiuta a causa del malvagio Gollum, che stacca il dito di Frodo con un morso*** portandogli via l'Anello ma precipitando nella lava insieme con esso***bis.

Facendo comunque scomparire il perfido Anello.

(*) Notare la chicca: Per superare definitivamente la malvagità, la patologia mentale indotta dal perfido Anello, occorre distruggerlo nella voragine lavica del Monte "FATO". Come a dire che è nel DESTINO (fato) GENETICO dell'essere umano superare la propria patologia mentale con la presa di coscienza di Sé.

(**) Colui che riesce a compiere la missione facendo scomparire definitivamente (malgrè soi) il malefico Anello si chiama FRODO. Il che richiama la MENTE CHE MENTE, la mente che FRODA ubriaca di simbolismo, che FREGA, aggiungo io, continuamente l'ego .

(***) Secondo questa mitologia creativa parrebbe che un qualche danno fisico debba essere consustanziale al processo di crescita  e debba perciò essere comunque inflitto a colui che porta fino alla fine il processo di crescita psichica. (Vedi il mito di Prometeo).

Personalmente nel corso del mio processo avrei già dato (almeno spero).

In quanto a sinistra una artrosi all'anca di un certo rilievo e la rottura del tendine sovraspinato della spalla destra penso abbia esaudito la "volontà di vendetta degli Dei".

(***bis) L'autore **** con ciò vuole significare che alla fine è il Bene, avendo conosciuto il Male, e grazie ad entrambi, che riesce finalmente, in un modo o nell'altro, a spuntarla.

(****) In realtà, come sempre succede, l'autore del romanzo, come di ogni opera d'arte ispirata dall'inconscio, non ha capito un bel fico secco del significato della monumentale opera pur prodotta dal suo ingegno.

                                  (scritto il 28/12/24)

 

 

 

 

 

 


 

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