La Divina Commedia di Dante Alighieri è un grande affresco simbolico del processo di individuazione e di crescita psichica.

L’Inferno rappresenta la condizione dissociativa ed il suo superamento (quello che in psicoanalisi talora si definisce come “l’attraversamento del deserto”);

Il purgatorio rappresenta la fase successiva a quel superamento. Una sorta di periodo di latenza in preparazione della fase successiva ,quella della presa di coscienza (in consapevolezza) di sé;

Il paradiso infine rappresenta il lungo periodo di lavoro necessario per prendere coscienza, in consapevolezza, di sé, del proprio Sé.

Fase questa di costruzione , attraverso l’interpretazione dei propri sogni, della immagine del proprio Sé nella coscienza in sostituzione ed i superamento di ciò che l’imprinting infantile aveva là costruito.

Che questo lungo periodo di lavoro fino alla meta inizi "nel mezzo del cammin di nostra vita" cioè nella età di mezzo è concetto condiviso da C.G. Jung che sostiene lo stesso punto di vista.

Dante esprime questo principio sulla base della sua ispirazione poetica mentre Jung arriva a questa conclusione sulla base della sua esperienza analitica in tanti anni di analisi fatta ai suoi pazienti.

E cosa rappresenta Virgilio ?

Virgilio rappresenta la guida interiore di Dante cioè il suo Sé inconscio.

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