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L’immagine capovolta del cristallino si proietta sulla retina che traduce i segnali lì pervenuti in segnali elettrici modulati nel nervo ottico.

Si potrebbe pensare che in questo modo l’immagine ed i suoi colori (le relative frequenze)  vengano “digitalizzati“ dalle cellule neuronali del nervo ottico il quale trasmette il segnale alla coscienza percettiva che processa i segnali e forma all’interno di essa la stessa immagine che il cristallino aveva capovolta sulla retina.

Quindi in realtà noi non VEDIAMO un bel nulla.

SOGNIAMO, ad occhi aperti, la stessa immagine proiettata sulla retina.

Ed intensamente CREDIAMO che quella immagine sia ciò che vediamo nella realtà.

Ma nessuno può avere certezza che ciò che vediamo NEL NOSTRO CERVELLO, abbia una corrispondenza fedele alla realtà.

Anzi sappiamo per certo che così non è né così può essere (La percezione dei colori è una convenzione mentale dato che ciò che vediamo come colori è solo il riflesso che su una superficie di onde elettromagnetiche che mutano frequenza a seconda di quelle superfici).

Accade lo stesso con i sogni nei quali l’immagine, i suoni ecc. vengono prodotti dentro la coscienza del dormiente.

In questo caso senza alcuna corrispondenza con una immagine reale ma con una forte corrispondenza con i significati che veicolano.

Occhi organizzati diversamente e cervelli diversi percepiranno la stessa realtà fisica in modo totalmente diverso.

Nella specie umana la presenza  di informazioni   nella coscienza percettiva,informazioni  che falsificano l'immagine del Sè dell'individuo,  modificano la percezione di quella realtà attribuendo ad essa significati diversi a seconda del livello di quelle falsificazioni.

                                      (scritto il 22/12/23)

 

 

 

 

 

 


 

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