Chiunque abbia sofferto per la perdita di una persona amata sà cos'è il dolore.
Si pensi allora cosa possa essere il dolore in un piccolo essere vivente quando la persona, madre o padre che sia, l'essere umano ed unico essere umano verso il quale provi un amore ASSOLUTO, ti "abbandona" nel momento più delicato della tua vita psichica e TI IMPEDISCE DI CRESCERE.
Ferendoti continuamente nel profondo, nell'inconscio e nella coscienza.
Per tutti i lunghi anni della infanzia e della adolescenza, magari con la violenza verbale ed anche fisica.
Cosa resterà di questa tragica esperienza, pudicamente chiamata "imprinting infantile", nell'inconscio e nella coscienza di quel piccolo essere vivente?.
Quali profonde ferite saranno infisse ed inflitte in quella psiche?.
Ferite certo INCONSCE.
Dato che le difese della coscienza infantile, veri e propri strumenti di sopravvivenza, hanno impedito a quella coscienza di essere lacerata da quel dolore.
RIMUOVENDOLO NELL'INCONSCIO.
E lasciandolo là a "marcire" affinché inquinasse di sé TUTTA LA VITA.
Non sempre quelle difese sono riuscite a queste scopo.
E nessuno può sapere quante morti precoci ed infantili testimoniano di quel fallimento.
Nè quanto quella tragica esperienza infantile ed adolescenziale abbia determinato la comune e diffusa patologia mentale che da sempre tormenta questa specie.
Nè la Scienza Medica nè in parte la psicoanalisi hanno mai tenuto conto della incidenza di ciò che non è una VARIABILE come un’altra ma una COSTANTE della vita degli esseri umani.
(scritto il 2/12/24)