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Dopo la guerra in Iraq alcuni soldati italiani, americani e di altre Nazioni sono stati impiegati per bonificare i terreni infestati dalle schegge delle bombe ad uranio impoverito con le quali era stato bombardato quel territorio.
Ben presto ci si è resi conto che mentre i soldati americani usavano particolari protezioni per effettuare quel lavoro i soldati italiani ne erano sprovvisti.
A distanza di tempo si è capito il motivo di quelle protezioni: ALCUNI dei soldati italiani impiegati in quelle operazioni di bonifica si sono ammalati di un particolare tumore: Il linfoma non-Hopkins.
Ma come mai solo ALCUNI di quei soldati si sono ammalati mentre tutti gli altri, pur esposti alle stesse condizioni di lavoro, NO ?.
Sicuramente i clinici avranno ipotizzato le cause biochimiche di questa particolare e limitata insorgenza.
Altrettanto sicuramente avranno ignorato la componente psichica che può avere contribuito alla insorgenza di quella particolare patologia in quei soldati e non negli altri.
E cioè la particolare condizione psichica che ha trovato in quel lavoro, in quella complessiva esperienza di vita e nella specifica storia di quei soldati, e non di altri, la particolarissima opportunità di potersi rappresentare in quella specifica e rara patologia.
Così come effettivamente unica e singolare è stata la storia, la vita e l’esperienza di quegli individui che di quella patologia si sono ammalati.
Il cervello umano, qualsiasi cervello umano, nel trovare soluzioni adattative e possibilità di rappresentare il proprio particolarissimo disagio rispetto alle specifiche vite ed esperienze di ciascun individuo (l’insieme di TUTTE le informazioni da quel cervello possedute) è sicuramente più intelligente di qualunque sua coscienza (e di ogni altra coscienza), pur intelligentissima.
. (scritto il 28/7/24)