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Un gas caldo emette luce in ogni direzione.

Se un raggio di questa emissione incontra sul suo percorso un prisma di cristallo quest’ultimo rifrangerà la luce secondo un certo angolo in base alle diverse frequenze delle onde luminose che compongono quel raggio.

Rilevati i fenomeni di rifrazione su uno schermo  a ciascuna delle diverse frequenze delle onde luminose (a ciascuna riga dello spettro)  corrisponderà  ciascuno dei diversi elementi chimici dei quali quel gas caldo è composto.

Il prisma di cristallo è rispetto al fenomeno di rifrazione , che pur produce, un mediatore inerte.

La sua cristallografia interna interagisce passivamente con ciascuna onda/frequenza (e con ciascun fotone/elettrone)  “assegnando” a ciascuna di esse uno specifico angolo di deviazione, uno specifico angolo di rifrazione.

Questo fenomeno peraltro elementare colpisce in quanto esso richiama alla mente un altro fenomeno che appare (ma forse non è) enormemente diverso e lontano.

Ciascun simbolo onirico prodotto dall’inconscio “produce” nella coscienza , con la mediazione della funzione intuizione , uno specifico significato.

Così come il prisma di cristallo la funzione intuizione (che opera in modo assolutamente spontaneo ed incontrollabile) parrebbe ora apparire come un “mediatore inerte” .

Mentre il pensiero è indirizzato dalla funzione razionale, e quindi da tutti i condizionamenti e  distorsioni con le quali i corrispondenti condizionamenti e distorsioni della coscienza a loro volta condizionano e determinano il funzionamento di quella funzione, la funzione intuizione “dice sempre la verità” (qualsiasi cosa si possa intendere con questo sostantivo).

Ciò in quanto il suo lavorio in background non è minimamente influenzato da quei condizionamenti e da quelle distorsioni.

E’ per questo che l’insight spontaneo ed improvviso ha sempre il sapore della verità.

Esso non può mentire dato che è il prodotto genuino di un insieme di neuroni che funzionano ignorando del tutto le deformazioni imposte alla coscienza dall’imprinting infantile e da ogni qualsivoglia esperienza vissuta dall’individuo.

E’ proprio grazie a questo che la funzione onirica negli animali superiori assolve , grazie ancora alla funzione intuizione , al suo scopo di costruire nella coscienza di questi animali l’immagine conforme della reale natura di essi, l’immagine del loro Sé.

Questi animali (compreso quindi teoricamente anche l’uomo) non hanno nessun bisogno di “pensare” (nel senso comune che si attribuisce a questo verbo) .

La funzione intuizione (il gruppo di neuroni che la produce ma a questo punto non si può escludere che questo processo non avvenga ad un livello più profondo rispetto a quello neuronale) provvede da sola a trasferire , trasducendoli, i significati dei simboli onirici fino alla coscienza senza che ci sia alcuna azione volontaria di pensiero.

Il prisma inerte appunto e proprio per questo più asettico, meno “inquinato”, meno “inquinante” e perciò più affidabile.

Questo insight ha in sé una implicazione enorme, utopica e straordinaria: La specie umana sarebbe una specie composta da individui enormemente migliori se la loro crescita psichica non fosse, in un gran numero di casi , bloccata ,castrata, massacrata,  subito dopo la nascita,  dalla loro storia individuale, familiare e di specie.

 

 

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