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(- Si tenga presente che non esiste e non può esistere un “dizionario” dei simboli. Soccorre qui la definizione che dei simboli dà Claude Levi-Strauss: “I simboli non hanno una significazione intrinseca ed invariabile , non sono autonomi nei confronti del contesto. La loro significazione è anzitutto di posizione” – Da “Il crudo ed il cotto”.
Il simbolo “=” nel contesto seguente significa: Risultato di una interpretazione solo intuitiva)
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Una bella donna che fa la postina da una parte e raccoglie le immondizie in un’altra parte= La coscienza che da una parte porta le news (la coscienza percettiva) e dall’altra parte rimuove nell’inconscio ciò che non serve.
Da una colonnina ,tipo distributore di benzina, estrae da uno sportellino posto alla sua base (che apre con una chiave) parecchi contanti.Lascia nel vano gli assegni= Viene presa coscienza dall’inconscio delle tante esperienze rimosse.Non ancora dei vari contenuti del proprio Sé.
Un orribile generale comanda 50.00 soldati .Le mucche nella notte sono uscite dai loro stalli e sporcato di merda dappertutto=Il complesso di castrazione che castra ed opprime i contenuti del Sé ed i tantissimi effetti psicosomatici che ciò comporta.
La macchina in curva tira moltissimo a destra tanto che bisogna tirare il volante verso sinistra.Forse ha una gomma sgonfia=Una coscienza iper-razionale in quanto è azzerata rispetto alla funzione intuizione.
Nel cortile allagato un riccio , portato fuori da cortile è invece un grosso topo che subito abbaia ed è invece un cagnolino=Un contenuto istintuale (il riccio) che la coscienza trasforma in significato (il grosso topo) e che subito dopo viene verbalizzato (il topo abbaia ed è un cagnolino).