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Quando TUTTE le informazioni acquisite da una coscienza, nel corso dell’imprinting infantile e nel corso delle tante e diverse negative esperienze della vita (accuratamente rimosse), hanno perso ogni possibile contatto con le informazioni/significati del proprio Sé genetico il risultato è l’inizio di una patologia mentale che non può che aggravarsi nel tempo.
Uno dei sintomi evidenti di tale patologia estrema è ovviamente sui comportamenti e sulla ideazione.
Se i primi, grazie ad un adattamento secondario adattativo, sono ancora allineati alle esigenze sociali la seconda, avendo perso ogni rapporto con l’umanità dell’individuo e con il suo equilibrio mentale, gira a vuoto senza alcun riferimento ed ancoraggio fermo.
Vengono allora prodotte idee del tutto disallineate, quando non ostili, ad ogni evidenza scientifica e ad ogni umanità nonchè ad una realtà, evidente a tutti, meno che all’interessato.
Che nega a quella realtà ogni evidenza e fornendo di essa una narrazione allucinatoria e delirante, fortemente sostenuta da una razionalità fuori controllo.
In tale condizione non sono isolati e rari individui ma una grande parte di umanità che ha per emulazione e per imprinting acquisito questa condizione psichica patologica e patogenica.
Un ambiente sociale democratico e libero ha un forte potere contenitivo rispetto a quella patologia mentale diffusa.
Un ambiente sociale autoritario e privo di libertà ha invece un effetto accellerativo e potenziativo rispetto alla patologia dell’ambente mentale.
La Storia e la cronaca, nonché le azioni terroristiche di vario tipo e natura, di quella condizione patologica estrema continuamente ci riferiscono.
(scritto il 8/10/23)