Quando si ha un colloquio con qualcuno può accadere che senza nemmeno rendersene conto si tocchi qualche argomento “sensibile”.

Sensibile nel senso che colui che parla veicola inconsapevolmente verso l’altro qualche significato del Sé.

Se l’altro è afflitto da un complesso di castrazione particolarmente energizzato ci si deve attendere una tipo di risposta che genererà a livello emotivo un senso intenso di irritazione e di fastidio.

Questo tipo di meccanismo di risposta castrante  è una tipologia di comportamento inconsapevole molto interessante.

Se infatti un bambino in un ambiente infantile castrante continui a riproporre nei suoi comportamenti , com’è assolutamente normale e fisiologico in un bambino , significati del suo piccolo Sé nel tentativo inconsapevole di trovare il  percorso possibile  per la sua crescita psichica ed ogni volta riceverà da quell’ambiente una risposta irritante di quel tipo si troverà nella condizione di colui che espone ogni volta una sua ferita sul quale l’altro continuamente versa abbondante sale.

Ovviamente in queste condizioni ambientali, che si ripetono nel tempo, la coscienza del bambino apprenderà e non può che apprendere la negazione più o meno totale del proprio Sé ed assumerà col tempo come proprio quel tipo di comportamento castrante e riproporrà perciò questo tipo di comportamento nei confronti del proprio inconscio ogni volta che un qualche contenuto significativo tenterà di affiorare alla coscienza.

A questo punto l’ambiente infantile castrante avrà definitivamente consolidato la riproposizione di sé nella coscienza del bambino.

A livello generale la “normalità” che si genererà e che si genera sarà la desertificazione del Sé a livello di coscienze dissociate con le uniche rare eccezioni, nella realtà sensibile,  delle manifestazioni artistiche.

 

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