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Nel mondo delle particelle elementari se osserviamo razionalmente e con strumenti razionalmente costruiti*, un certo fenomeno esso, a causa di un fatto di interazione tra meccanismi ed onde della stessa dimensione, viene “disturbato” da quella osservazione e perciò muta la sua natura,

Per cui ciò che osserviamo non è mai il fenomeno nella sua reale natura ma così come esso è mutato a causa di quella osservazione.

La coscienza dissociata, a causa del fatto di avere sviluppato solo la sua funzione razionale, incorre nella stesso identico problema quando vuole capire il comportamento degli esseri umani.

Per non parlare del significato dei sogni che frequentano ogni notte e ad ogni pisolino ciascun essere umano senza che quest’ultimo capisca il perché.

E purtroppo senza nemmeno chiedersi come mai si sogni.

E purtroppo perciò senza nemmeno potersi rendere conto che i sogni ed i loro significati possono salvare la vita.,

E così l’individuo si trova di fronte allo stesso problema quantistico che la fisica quantistica ha da tempo osservato e teorizzato.

Come a dire che la fisica quantistica, con le sue “stranezze”, non è per nulla lontana dalla vita di tutti i giorni.

La meccanica quantistica ha da tempo lanciato agli esseri umani una sfida.

Ha detto loro, amici,  razionalmente non capirete mai un fico secco di come funziono .

Ma voi avete geneticamente gli strumenti per capirlo.

Basta che sviluppiate in voi stessi l’altra intelligenza, l’intelligenza intuitiva.

Uno o una che ami la scienza e la conoscenza scientifica e non ha le palle per provare questa nuova via di ricerca che razza di scienziato è ?.

(*) Non mi pare che oggi esistano apparati scientifici che utilizzino i meccanismi di funzionamento quantistico per i loro rilevamenti.

Si lavora ad un computer quantistico che dovrebbe usare il meccanismo del tunnel quantistico e della sovrapposizione quantistica per i suoi calcoli ed insieme il fenomeno di comunicazione istantaneo dell’entanglement quantistico.

Il quale computer dovrebbe riuscire a mutare lo stato quantico degli elettroni (cercando di non indurre malanni nelle corrispondenti molecole ed atomi), rilevarne l’azione nell’elettrone di coppia a distanza ed utilizzare ciò (e la sua velocità di trasmissione istantanea della informazione) come un linguaggio quantistico.

Così come il tradizionale computer utilizza il linguaggio digitale e la velocità di trasmissione delle informazioni dei suoi normali circuiti.

  (scritto il 15/1/23)

 

 

 

 

 

 


 

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