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É possibile che nel complesso materno, la reciproca dipendenza tra il maschio e la femmina, abbia un valore inibitorio della rispettiva libido in quanto quella reciproca dipendenza porta con sè un livello di reciproca castrazione nei confronti dei rispettivi contenuti istintuali inconsci.
L'inconscio maschile struttura una dipendenza dalla figura fantasmatica materna (la coscienza femminile) mentre l'inconscio femminile struttura una dipendenza nei confronti della coscienza infantile maschile (il bambino mai cresciuto).
Ove il passaggio di una informazione/significato inconscio (al di fuori della consapevolezza del soggetto) transiti dal suo inconscio alla sua coscienza, se molto energizzato, può essere agito in un comportamento rappresentativo.
Svelandone perciò, all'osservatore che lo coglie, il significato.
L'agito rappresentativo potrebbe considerati un fenomeno di sincronicità che si attiva in quel comportamento agito e nel quale il significato psichico inconscio si rappresenta.
Il femminicidio in questa visione è una intrusione psicotica distruttiva dell'inconscio sovraeccitato nella coscienza infantile maschile, intrusione distruttiva che viene agita nel femminicidio.
La dipendenza nella figura fantasmatica materna, proiettata sulla coscienza femminile, ove perda il supporto di quest'ultima, la quale arginava i contenuti inconsci sovraccarichi dell'inconscio maschile, genera uno scarico psicotico improvviso nella coscienza maschile il quale viene agito in quel femminicidio.
I femminicidi sono compiuti perciò da maschi malati di infantilismo nei confronti di donne che vogliono diventare adulte.
Il razzismo di genere contro il femminile e la donna è il prologo ancora lontanissimo, il brodo di coltura nel quale il complesso materno dei maschi razzisti, rimasti infantili, coltivano quel loro fenomeno psicotico.
Il femminicidio potrebbe anche interpretarsi, ove agito, come un “matricidio” nel quale il “bambino” rivive PER LA SECONDA VOLTA* il trauma dell’abbandono da parte della madre.
(*) La prima volta essendo ciò avvenuto, come è evidente, nel corso dell’imprinting infantile castrante.
. (scritto il 5/8/24)