Quando il principio maschile ed il principio femminile non sono riusciti a raggiungere la coscienza essi rimangono “imprigionati” nell’inconscio in una condizione di indifferenziazione.
Non sono distinti , divisi, autonomi l’uno dall’altro.
La mancata presa di coscienza di questi due fondamentali principio, veri pilastri fondanti della crescita psichica, implicherà che la coscienza potrebbe sviluppare qualche difficoltà nella identificazione del genere dell’individuo.
Ed identificherà il genere di appartenenza (cioè la coincidenza della identità di genere con la il genere genitale cui appartiene fisicamente l’individuo stesso) sulla base delle informazioni ricevute nel corso della infanzia dall’ambiente parentale.
Informazioni che potrebbero portare la coscienza ad individuare per l’individuo una identità di genere forviante rispetto alla sua natura fisica.
Una cosa del genere può accadere anche con il principio del piacere ed il principio del dolore.
Ferma restante la funzionalità dei sensi può accadere che la coscienza non abbia avuto nella infanzia la possibilità di integrare in sé i due principi che pertanto resteranno indifferenziati nell’inconscio.
Esattamente come si è detto per il principio maschile ed il principio femminile.
La cosa potrebbe avere ripercussioni sulle capacità sensoriale dell’individuo che potrebbe avere qualche difficoltà a percepire particolari odori o una eccessiva sensibilità verso di essi.
Potrebbe avere difficoltà a percepire particolari colori o una eccessiva sensibilità rispetto ad essi.
Ed ancora potrebbe avere una carenza o un eccesso di sensibilità tattile o acustica o gustativa.
O una capacità percettiva impropria o distorta in qualcuno di questi sensi.
Una normale capacità di percezione sensoriale ha com’è evidente una corrispondenza fondamentale molto importante con vari aspetti della sessualità.