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Se devi eseguire al computer più operazioni semplici, da ripetere in sequenza, il computer dopo che hai cliccato sul link per eseguire quella certa procedura, e dopo averle eseguite una dopo l’altra secondo una procedura “lunga”, al quarto clic propone la stessa esecuzione secondo una procedura “breve”.
In altre parole i computer, dopo avere memorizzato in un buffer tre volte la stessa esecuzione di procedura , alla quarta volta “ha imparato” che deve eseguirla ancora una volta e salta un passaggio che prima ne allungava l’esecuzione stessa.
Esattamente come fanno i ragazzi quando debbono imparare PER EMULAZIONE qualcosa.
Leggono e rileggono finchè la ricordano.
Finchè la memorizzano e sono in perciò grado di ripeterla più o meno simile.
Avranno capito il senso di ciò che hanno letto?.
Probabilmente no.
L’hanno solo COPIATA per emulazione spontanea nella loro memoria, nel loro buffer cerebrale.
Questo ciò che è capace di fare la coscienza neuronale, un automatismo.
Per capire il senso, il significato di ciò che si è letto più volte, e quindi dopo avere imparato a ripetere ciò che si è memorizzato, serve altro.
Una cosa è imparare a memoria una poesia altra cosa è comprendere il significato di ciò che il poeta (talora malgrè soi) voleva significare con i suoi versi.
Lo stesso per un quadro.
Il pittore ha rappresentato nel quadro magistralmente una splendida scena ma cosa voleva significare con quella sua RAPPRESENTAZIONE?.
E qui subentra, o dovrebbe subentrare, la funzione intuizione, la capacità intuitiva.
La quale legge “tra le righe”, legge tra i SIMBOLI pittorici rappresentati in quel quadro e fa capire il senso di ciò che in quel quadro è rappresentato.
Per esempio cosa rappresenta la meravigliosa scultura di Michelangelo denominata “La Pietà”.
I credenti sanno bene cosa essa rappresenti.
I credenti che hanno sviluppato la loro capacità intuitiva capiscono qualcosa di più e sanno che quella meravigliosa scultura rappresenta la coscienza del Sé che del Cristo crocifisso, del proprio Sé, ha preso coscienza.
Ed un significato non esclude necessariamente l’altro.
(scritto il 14/10/23)