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 Sono tratti caratteriali opposti che dicono di donne la cui coscienza (infestata da false informazioni del falso sé, cioè ricchissima  di coproliti, ivi riversate dall’imprinting infantile) più o meno ferocemente rifiuta il proprio femminile ed agisce quindi il mascolino.

Lo stesso al contrario per l’uomo che rifiuta il suo maschile.

A livello più profondo ciò può probabilmente implicare modificazione genetiche con le quali vengono forzati nel DNA due geni XX (nella femmina) o due geni XY nel maschio*.

Con le conseguenze ormonali a ciò correlate.

A livello meno profondo la coscienza castrante può impedire il transito delle informazioni genetiche che riguardano il principio maschile ed il principio femminile dal codice genetico all’inconscio.

Di questo parla un sogno transferale:”Con l’aiuto di un altro treno rimetto in careggiata sui binari due vagoni che prima erano appogiati con le loro ruote lungo la scarpata ferroviaria fuori dai binari. Li spingo su fino a rimetterli sui binari.”

Il sogno metadice che grazie all’aiuto di un altro ”processo di crescita” (un altro treno) le informazioni genetiche relative al principio maschile ed al principio femminile (i due vagoni “spiaggiati” lungo la scarpata ferroviaria, cioè le informazioni genetiche relative  al cromosoma X e quelle relative al cromosoma Y) vengono “rimesse in carreggiata" cioè vengono aiutate a transitare dal codice genetico all’inconscio per avviarsi ivi al relativo processo di crescita.

(*) Per inciso anche quì c'è materia per sperimentare raffrontando il codice genetico con la condizione psichica del soggetto/a interessato.

                                        .                                              (scritto il 7/8/24)

 

 

 

 

 

 


 

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