Quando la ricchezza si concentra sempre di più nella mani di pochi e sempre  più individui soffrono invece nella indigenza o vivono una vita più o meno stentata economicamente la ribellione contro l’ingiustizia, contro le ingiustizie, spinge nella direzione del cambiamento.

E qui la storia dei popoli molto ci dice.

Di rivoluzione vinte, di rivoluzioni fallite, di orrori e di sangue. Di molti dolori e di ben poche gioie.

Quelle diseguaglianze ci dicono e rappresentano però di una diseguaglianza molto più profonda che si annida nella psiche di ciascun individuo che di quelle diseguaglianze sociali nella realtà soffre o che di esse pur gode.

Quelle diseguaglianze ci dicono e rappresentano coscienze dissociate e poverissime di sé che reprimono ferocemente inconsci e contenuti istintuali invece ricchissimi .

Nella realtà sensibile queste realtà interiori così diffuse  si capovolgono e si rovesciano nella rappresentazioni che si inverano in essa.

 La coscienza povera di sé, opprimente e repressiva, si va a rappresentare allora  nelle classi abbienti che costruiscono la loro ricchezza a spese delle classi meno abbienti .

Le quali  a loro volta vanno a rappresentare invece i contenuti istintuali repressi e sfruttati dell’inconscio (ovviamente poveri,brutti e cattivi !!).

La storia delle rivoluzioni sociali, sopratutte di quelle più sanguinose ,  ci dice che esse con il loro furore distruttivo nei confronti del passato e il bisogno incomprimibile di costruire una società nuova agisce , spesso sanguinosamente, un processo che dovrebbe invece svolgersi dentro la psiche di ciascuno.

Agisce cioè il processo di crescita psichica che , appunto, distrugge ciò che le esperienze del passato hanno costruito nella coscienza , dissociandola da sé, allo scopo di costruire in essa una nuova coscienza questa volta grazie ai contenuti istintuali e significativi dell’inconscio e del Sé.

Ed il fatto che quelle spinte al mutamento sociale investano masse così enormi di persone ci dice da una parte di quanto diffuso ed intenso sia quel bisogno (purtroppo sempre frustrato) di mutamento interiore e di quanto labile invece sia la loro coscienza sempre pronta  nel farsi travolgere da pulsioni emulative che molto spesso la sospingono verso la rovina.

 

 

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