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Come la terapia insegna il paziente può prendere coscienza delle sue esperienze rimosse e bloccanti e insieme cominciare  a prendere coscienza di parti di Sé senza rendersi conto di alcunché, senza capire nulla di ciò che gli sta accadendo.

Affinchè ciò avvenga e possa avvenire è necessaria ovviamente la mediazione di un analista che,    quale che sia il suo livello di coscienza e di consapevolezza di sé (che sono cose tra di loro ben diverse e distinte) , renda possibile la trasformazione della psiche (coscienza ed inconscio) del soggetto.

L’analisi dei sogni del paziente e l’analisi di quelli del suo analista rendono conto dell’avanzare del processo.

Anche l’analisi degli eventi, delle emozioni, dei sentimenti, dei sintomi di varia natura  via via vissuti dal soggetto nel corso della terapia (nonché ciò che viene vissuto dai membri della sua famiglia , qualora questo materiale venga portato in terapia)  è altamente significativo circa il monitoraggio dell’avanzamento di quel processo.

Il fatto che di norma il paziente poco o nulla capisca di ciò che sta accadendo in lui stesso è assolutamente normale e c’è ben poco di cui stupirsi.

Forse che il bambino, nato in un ambiente parentale favorevole alla crescita psichica,  capisce ciò che sta vivendo la sua coscienza nel corso di quel processo di crescita ?

Forse che il cucciolo di gatto, di leone , di elefante capisce ciò che sta vivendo la sua coscienza nel corso di quel processo di crescita psichica ?

 

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