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In Afganistan sono coperte da capo a piedi e non hanno diritti.
Il maschietto entra in camera da letto con il kalashinov, il coltellaccio e l’uccello in erezione (tanto per far capir loro chi comanda), scopa e pensa che quella è la sua vita e quella della donna.
La quale partorisce, i figli maschi vanno nelle madrasse* ad imparare a reprimere sé stessi e le donne.
Vai in Iran e con il corpo delle donne è uguale,
Vai in Arabia Saudita e negli sceiccati ed è lo stesso.
Vai in Turchia ed in qualche altro paese di analoga mentalità e più o meno è lo stesso.
Vai nei paesi c.d. democratici e vedi che quei corpi hanno più diritti ma con certi limiti.
Meno accessi alle opportunità, pagate di meno rispetto agli uomini e con molti ebeti** (uomini e donne) che vogliono togliere loro diritti.
E, se alzano troppo la testa, trovano sempre uno stronzo ** che le ammazza.
(E che diamine, libertà si ma a tutto c’è un limite !!).
Altri maschi ed altre femmine, le quali hanno dimenticato il loro femminile lo agiscono in una sessualità confusa e disperata e seguono la sorte delle donne.
E non parliamo delle religioni di vario genere.
Ma perché proprio il corpo delle donne ?.
Il motivo è di una semplicità e di una banalità disarmante.
Perchè le donne sono la rappresentazione simbolica vivente della coscienza umana***.
E ciò che si fa e si impedisce alle donne e ciò che ciascuno fa ed impedisce alla propria coscienza.
Affinchè si dia una regolata e non gli venga in mente di aprire una qualche porticina di accesso ai contenuti istintuali del proprio inconscio e del proprio Sé.
Una volta ho fatto un sogno (lo so, uno dei tanti, che palle !).
“Ero al mare e portavo in acqua ragazzini e ragazzine, bambini e bambine verso un grippo di balene. Affinchè imparassero con il mio aiuto a giocare con loro.”
Lo so, un junghiano ortodosso pensa subito che le balene**** sono il simbolo degli archetipi dell’inconscio collettivo.
Ma quando mai!.
Esse rappresentano i contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé ma sono troppo grosse perché i bambini e le bambine possano “digerirle”.
Ed allora bisogna insegnare loro a giocare con quelle balene affinchè da balene poco alla volta esse diventino pesciolini integrabili dalla loro coscienza.
Insegnare loro a giocare con la loro vita interiore e con i loro sogni e sviluppare così la loro funzione intuizione.
E dopo sarà la natura stessa della loro psiche a trovare la strada per sviluppare un proprio individuale processo di crescita psichica affinchè la loro coscienza, repressa e che reprime, che castra ed è castrata, diventi finalmente adulta.
E partendo da ciò aiutare, anche così (anche se è difficile riconoscere il nesso), a liberare le donne martirizzate dell’Afganistan e dell’Iran e dei paesi similari nonchè i loro uomini, che loro non lo sanno, ma sono repressi e castrati esattamente come le loro donne.
(*) Posti del tutto dimenticati da dio.
(**) Ma in realtà poveri malati di mente anche loro.
(***) Ed in questo sì che c’è qualcosa collettivo e di comune. Perchè, a quanto pare, è esattamente così in ogni parte del mondo.
(****) Meravigliosi esseri viventi sicuramente di gran lunga migliori degli esseri umani (in realtà disumani, non umani, mai stati umani) che barbaramente le ammazzano.
(scritto il 16/1/23)