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Ovvero due popoli allo specchio e ciò che l'uno proietta l'altro agisce.
E viceversa.
Se io, un pacifico ebreo ed onesto cittadino di Israele, castro in me stesso il mio Sè profondo (non lo so, non lo capisco nè posso capirlo) proietto inconsapevolmente quel Sè martoriato e represso e castrato sull'altro.
E chi meglio del popolo Palestinese può essere il bersaglio ideale di quella proiezione?.
Un popolo martoriato, represso e castrato che le mie armi mantengono in quello stato.
Il quale è bersaglio di quelle proiezioni per un altro terribile motivo:Anche la rabbia feroce del mio Sè castrato viene proiettato su quel popolo.
E senza che io me ne possa nemmeno rendere conto il mio desiderio segreto e profondo (e folle*) è che quel mio Sè castrato/(quel popolo represso) si ribelli alla terribile ingiustizia nella quale lo martirizza la mia coscienza (e le mie armi).
Nella folle speranza di potermi liberare.
A sua volta di là della frontiera di filo spinato, dove tengono segregati quei Palestinesi, ognuno di essi ha un problema psichico simile al mio, se possibile anche più severo.
Per cultura e per religione il suo Sè è ancora più martoriato, represso e castrato del mio.
E la sua rabbia, il suo furore ed il suo odio profondo si proietta, ovviamente, su coloro che lo tengono fisicamente imprigionato: Israele e gli israeliani.
Passa un giorno, passa un anno, ne passano dieci e gli Israeliani perfezionano la loro repressione sull'altro popolo e quest'ultimo digrigna i denti nella rabbia e nel dolore e nell'odio.
Odio verso la sua stessa coscienza che lo opprime e che egli proietta sull'altro.
Cosi come l'israelita che vive il suo odio verso il suo stesso Sè dal quale si sente continuamente minacciato.
E rafforza le proprie difese repressive.
Quale potrà essere lo sbocco di questa tragica situazione che è psicopatologica ed insieme reale?.
Sul piano psichico potrà essere una tragica intrusione psicotica in qualche israeliani o in qualche Palestinese.**
Sul piano reale è ciò che è accaduto e che sta accadendo tra quei due sfortunati popoli.
E piangere ora gli orribili crimini dell'uno verso l'altro e gli altrettanti orribili crimini degli altri verso l'uno è solo disgustosa ipocrisia.
Quale crimine dei due è più orribile?.
Quale follia dei due è più crudele?.
(*) Il bisogno inconscio profondo crea desideri, altrettanto inconsci, talora folli ed autodistruttivi: Nessuno "vuole" ammalarsi eppure la nostra condizione psichica deviata ci "costringe" alla malattia.
(**) Molto interessante sarebbe conoscere, in quelle condizioni di terribile stress psichico e sociale, quali e quanti pazienti sono ricoverati per problemi mentali nei rispettivi ospedali.
(scritto il 16/10/23)