.               .

Fissiamo come livello massimo di riferimento* della intensità possibile di odio quello storicamente espresso dai nazisti in Germania.

Poco importa che esso fosse totalmente inconscio o più o meno cosciente.

Valutiamo l'intensità di tale livello dai comportamenti che quell'odio è riuscito ad esprimere.

Non essendoci al momento nessun altro metodo di valutazione possibile.

L'intensità del livello di quell'odio rivela della gravità della patologia mentale di cui l'individuo è afflitto.

Inconsapevolmente.

Tale gravità è determinata dalla ferocia del o dei complessi di castrazione (distruttivi ed autodistruttivi) di cui la coscienza dissociata è afflitta.

Sulla base di quel livello di intensità di riferimento possiamo individuare tipologie umane che quel livello di odio, con i loro comportamenti, hanno espresso e rivelato.

Sono afflitti da tale livello di odio, che dire patologico è poco, tutti coloro che a causa di esso sono passati all'azione sterminando esseri umani (e la cronaca di questi giorni ci ha dato di ciò ben tragiche e terribili testimonianze).

Sono afflitti dello stesso livello di odio coloro che auspicano, invocano ed agiscono l'eliminazione fisica dell'altro.

Eccitando anche cosi l'odio latente dell'altro ed elevandolo di intensità fino ad indurlo al passaggio all'azione.

L'innalzamento della intensità dell'odio dipende da tre fattori:

-Un imprinting infantile particolarmente feroce (e talora violento) contro il Sè dell'individuo;

-Il vivere in un ambiente familiare e sociale che continuamente alimenta ed eccita, per motivi ideologici, religioso o per altri motivi, quell'odio latente verso l'altro;

-Il vivere in una ambiente sociale di enorme ingiustizia e costrizione dell'individuo.

Quando quel livello alto o altissimo di odio passa alla azione coloro che di queste cause agenti sono stati i responsabili anziché accusare colui e coloro che hanno agito dovrebbero, PRIMA,  PER PRIMA COSA, accusare sè stessi.

(*) Convenzionalmente. Dato che teoricamente l'essere umano può esprimere ben di peggio. 

                   (scritto il 17/10/23)

 

 

 

 

 

 


 

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