Il principio di vita potrebbe essere la rappresentazione supersintetica dell’inconscio , dei suoi istinti e della libido/energia psichica mentre il principio di morte potrebbe rappresentare sinteticamente il complesso di castrazione e le suggestioni inconsce della realtà sensibile.
La personalità, i caratteri , il modo di vivere e di essere, la visione del mondo , i sintomi e le patologie , ecc. sarebbero ogni volta il risultato possibile della mediazione e del rispettivo bilanciamento di quanto di ciò che del primo e del secondo la coscienza è riuscita a prendere in sé.
A seconda della misura di quel rapporto si passerebbe dalla coscienza anale totalmente esposta e vittima passiva ed inconsapevole delle suggestioni di realtà (tutto fuori e niente dentro) fino sulla parte opposta del range alla completa coscienza di sé , connessa alla realtà dal principio di realtà , (tutto dentro e nulla fuori).