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Un tratto caratteriale :La rabbia.
Dice un sogno:”Un bambino gira per il mercato, io gli dico qualcosa e lui si incazza e butta via le sue scarpe .Allora lo prendo in braccio per consolarlo.”
- Il sogno rappresenta la rabbia accumulata inconsciamente e che si rende manifesta una volta che si prende coscienza del Sé e della propria condizione psichica imposta (il Sé sussura qualcosa al bambino e quello si incazza),.La rabbia può far perdere il lume della ragione (il bambino butta via le scarpe) nella coscienza ancora infantile portando a comportamenti inconsulti ed anche tragici. Rabbia più che giustificata peraltro quando si prende coscienza di sé e dei danni procurati alla vita dai meccanismi castranti imposti alla coscienza. Se si è già preso coscienza di sé ciò conforta e consola rispetto alle perdite subite.
Un altro tratto tratto caratteriale:Il lamento, l’autocommiserazione
Dice un sogno:”Gioco a poker con il presidente della repubblica e con un altro.Non vinco mai. Quasi alla fine del gioco mi lamento di non aver vinto nemmeno una mano .Ed allora il presidente mi riprende e dice che io sono un capo e non ho motivo di lamentarmi.Mi esclude dal gioco e gioca solo con l’altro.”
- L’autocommiserazione, il lamento è il portato inevitabile connesso al mancato soddisfacimento dei propri bisogni , consci od inconsci che siano.Il che provoca il “cazziatone” da parte del Sé (il presidente della repubblica) verso la coscienza. E di conseguenza il Sé esclude la coscienza dal gioco continuando a “giocare” solo con l’ego (l’altro giocatore).
Qui il sogno svela un meccanismo psichico che si rende manifesto non appena la coscienza neuronale ha preso coscienza del proprio Sé, cioè ha integrato in sé tutti i significati che definiscono l’immagine del Sè , la reale natura dell’individuo, in quella coscienza.
A partire da questo momento i significati di cui prendere coscienza e conoscenza non vengono più veicolati dai sogni e dalla funzione onirica ma affiorano spontanei alla coscienza dell’ego al risveglio.
Come sé si fosse instaurato un rapporto diretto tra il Sé e la coscienza quantistica dalla cui elaborazione quantistica spontanea nasce e vive (si presume) la funzione egotica.