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Se quella infezione neuronale continua, come sempre accade, e viene continuamente alimentata è possibile che gli elettroni scacciati via dalle molecole neuronali vadano verso un organo od una funzione bersaglio con il quale in qualche modo il significato Sx aveva a che fare.
Vanno cioè a sovraeccitare alcuni elettroni delle molecole delle cellule dell’organo o della funzione X.
Si stabilisce cioè un flusso di elettroni, un flusso di energia, che parte dall’infezione neuronale e che va continuamente a sovraeccitare gli elettroni di alcune molecole di quell’organo.
Flusso che non segue nervi, arterie, ossa, ecc. ma percorre per vie proprie l’intero organismo fino al bersaglio.
E qui può succedere che questo flusso di energia patogenica muti un qualche gene di quelle cellule.
Le quali anziché cellule sane cominceranno a generare cellule neoplasiche.
E giù TAC, risonanze, ecc.
"Cara signora, caro signore mi spiace dirle che le ha un tumore nell’organo X."
E giù chemio, radioterapia, ecc.
Interviene non richiesto l’antipatico psicoanalista che comincia a chiacchierare con quel signore, con quella signora.
E se ha ben sviluppato la sua funzione intuizione e la consapevolezza di sé dopo un pò capisce il problema: Il suo paziente, in condominio con l’oncologo, è inconscio di sé ed in particolare la sua coscienza è inconscia (ignora l’esistenza, ignora l’informazione genetica) del famoso significato x.
E qui entra in azione il controtransfert (tipo arrivano i nostri!) e quella informazione/significato raggiunge la coscienza ed in particolare il neurone Nx.
Il quale dà una pedata nel culo alla informazione merda x e la manda all’inferno.
Il neurone comincia a “sfiammarsi”, gli elettroni delle sue molecole cominciano a rientrare nelle orbite originarie, il flusso di elettroni verso le molecole delle cellule neoplasiche dell’organo X comincia a rallentare.
L’oncologo guarda le lastre della recente Tac e dice al paziente:"Buone notizie , la cura sta funzionando, il tumore recede".
Le cose funzionano veramente così?.
Non lo so.
Ma una prova si può fare.
Si affianca la terapia oncologica alla terapia analitica e si vede cosa succede.
(scritto il 19/10/23)