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L’uomo-massa è un individuo inconscio di sé e da sé dissociato il quale si comporta e pensa in modo COATTO sospinto ciecamente dalle false informazioni della sua coscienza e delle sue protesi del falso sé.
In sostanza una macchina biologica eterodiretta guidata da macchinismi sui quali esso non ha alcun controllo.
La cecità e l’illusorietà circa il proprio stato, imposte da quella sua condizione psichica nonchè la sua pressochè inesistente capacità di volizione, è continuamente travisata da quella illusorietà e coattivamente determinata dalla sua condizione psichica.
Cioè da quel macchinismo.
I suoi comportamenti e le sue idee sono la conseguenza di quel macchinismo che risponde passivamente ed emulativamente agli imput di realtà, comportamenti ed idee oscuramente vivificati dai contenuti inconsci che in esse si rappresentano.
A seconda di quanto energizzati siano quei contenuti inconsci le conseguenze psicotiche, le quali possono sboccare in quei comportamenti ed in quelle idee, saranno ogni volta la conseguenza obbligata della sempre più precaria capacità di difesa da esse della coscienza.
Fino a quando “qualcuno” o “qualcosa” non "deciderà", per suoi fini oscuri, di sovraeccitare i suoi conflitti intrapsichici facendone scattare, in quei comportamenti ed in quelle idee, le conseguenze psicotiche distruttive ed autodistruttive.
. (scritto il 14/8/24)