1^ Ciascuno vede nell’altro il riflesso delle proprie problematiche inconsce e perciò proiettate su di esso. Ma vede solo in questo contesto ed in questo limite senza possibilità di vedere altro.

2^  Il dialogo con l’altro/a è , oltre al resto, lo strumento ,il mezzo che aiuta a conoscere meglio sé stessi. La comunicazione empatica, il transfert, la comunicazione subliminale tra inconsci (la si chiami come si vuole) ha infatti la caratteristica di andare sempre ad impattare e quindi a stuzzicare, a risvegliare , ad energizzare i punti più oscuri dell’inconscio sospingendoli (talora dolorosamente) verso la coscienza.

 

 

 

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