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Com'è noto certe lenti fanno passare la luce ove le sue frequenze siano orientate secondo un certo asse mentre ne impediscono il passaggio ove siano orientate secondo un asse diverso.

Parrebbe che la coscienza percettiva dissociata operi in modo simile.

A secondo del comunicatore (e della relativa dipendenza) LA STESSA IDENTICA COMUNICAZIONE se arriva da un comunicatore "passa" ed è accettata mentre se arriva da un altro comunicatore viene rifiutata.

Dipende dai ruoli simbolici che quella coscienza assegna a ciascun comunicatore: Se al comunicatore A viene assegnato per esempio il ruolo di "realtà" (o di "futuro") la sua comunicazione "passa",

Se invece al comunicatore B viene assegnato il ruolo simbolico di "inconscio" (o di "passato"*)  quella stessa identica comunicazione non "passa".

E' possibile che la stessa dipendenza da complesso materno sia, relativamente a due soggetti polari rispetto allo stesso individuo, "aperta" in una direzione e "chiusa" rispetto all'altra.

(*) In questo caso quella comunicazione viene sovraccaricata da tutte le esperienze dolorose vissute mentre al comunicatore A si assegna una funzione di speranza e di positivo mutamento.

Dipendenza e comunicazione polarizzata parrebbero essere la stessa cosa.

La dipendenza bipolare, cioè verso due soggetti polari, implica di per sé una comunicazione polarizzata.

Come se la coscienza dissociata avesse bisogno di un canale di comunicazione "aperto" e di un opposto canale "chiuso".

In modo da perpetuare il teatrino della disponibilità verso la realtà, e tutto ciò che la rappresenta, e la chiusura verso l'inconscio, e tutto ciò che lo rappresenta.

E forse è così che funziona la porta verso la coscienza dissociata.

                                        (scritto il 24/12/23)

 

 

 

 

 

 


 

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