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Se sfrondiamo tutta la psicoanalisi di ogni sovrastruttura e riduciamo ai minimi termini la questione allora si deve affermare che la funzione onirica è il linguaggio con il quale le informazioni del codice genetico riproducono nella coscienza di ogni essere vivente, che sia dotato di un cervello (o di qualcosa con simile funzione centrale), l'immagine reale del Sè di quell'individuo, quale che sia la specie cui appartiene.
Esattamente come le informazioni di quel codice, con diversa tecnica, producono e riproducono l'organismo di quell'individuo a partire dalla fecondazione e fino alla sua morte.
Il linguaggio simbolico, il linguaggio onirico che fa da tramite tra quelle informazioni e la coscienza, grazie alla funzione intuizione, è un linguaggio INDIVIDUALE in quanto i simboli che quel linguaggio utilizza sono "pescati" nei segmenti mnestici i quali costituiscono la memoria delle esperienze vissute da ciascun individuo fin dalla sua nascita o poco prima.
Esperienze in gran parte inconsce all'individuo stesso.
Nel corso della autoanalisi, a causa del blocco con il quale l'imprinting infantile ha completamente OTTUSO la coscienza , è l'ego a farsi carico, insieme alla funzione intuizione, di quel tramite tra il proprio inconscio e la propria coscienza, acquistando così consapevolezza del proprio processo di crescita psichica.
Esattamente come nel corso della terapia analitica era stato lo psicoanalista consapevole di sé a svolgere quel ruolo, grazie anche alla capacità spontanea, acquisita dalla sua psiche, di operare grazie al transfert ed al controtransfert.
Interpretare i propri e gli altrui sogni è in sostanza un lavoro di TRADUZIONE da un linguaggio ad un altro.
Da un linguaggio simbolico ad un linguaggio comune, linguaggio (il linguaggio dei SIGNIFICATI) che poi il cervello memorizza nella coscienza neuronale nel linguaggio binario che è proprio di quella coscienza .
Esattamente come PRIMA, in qualche modo, il linguaggio dei geni era stata "tradotto" nel linguaggio dell'inconscio e da qui nel linguaggio onirico.
Questo processo accompagna un processo simile nel corso del quale anche la coscienza quantistica "prende coscienza" del Sè dell'individuo in un processo, che si suppone ben più complesso, e che investe i microtubuli di ciascuna cellula dell'organismo.
Si pensi alla genialità superiore della Natura:Mettere a disposizione della specie umana una seconda opportunità come se fosse stato previsto l’ostacolo bloccante che a quel fondamentale processo psichica, la crescita psichica della coscienza, poteva essere frapposto.
E’ possibile, ma non è certo, che questa opportunità sia stata concessa solo alla specie umana grazie al particolare sviluppo che in essa è intervenuta con l’evoluzione della funzione egotica.
Funzione che dà all’individuo la possibilità di scegliere se restare uomo/donna macchina, uomo/donna robot, uomo/donna massa asservita, inconsapevolmente, al macchinismo ottuso ed ottundente della propria coscienza dissociata (così come sortita dal patogenico imprinting infantile) oppure SCEGLIERE la strada della propria crescita psichica assumendo su di sé la responsabilità della propria vita e di sé stessi.
Dato che “nati non fummo per viver come bruti”.
(scritto il 29/10/23)