L’inconscio nel corso del sonno “illumina” un gruppetto di neuroni alcuni in condizione di “aperto” (1) ed altri in condizione di “chiuso”(0).

Tutti insieme questo gruppetto di neuroni, che possiamo definire un byte, una volta illuminato produce nella coscienza sensoriale (la parte del cervello che gestisce la percezione sensoriale) delle immagini, dei suoni, ecc. che definiamo “simboli onirici del sogno”.

Che sia la coscienza sensoriale a percepire nel sonno quelle immagini sarebbe provato dal fatto che esse vengono “lette” da questa coscienza come se fossero immagini e suoni provenienti dalla realtà, cioè come se fossero segnali elettrici che arrivano per esempio dal nervo ottico.

Tant’è che i globi oculari durante il sogno (i movimenti R.E.M.) si muovono come se seguissero delle immagini in movimento nella realtà.

In questa coscienza ciascun simbolo onirico ,”illuminato” dall’inconscio, sarebbe perciò in origine un insieme di bit (neuroni in stato 0 ed in stato 1) “tradotto” poi dalla coscienza in forma di simbolo onirico.

Presumibilmente lo stesso identico fenomeno avviene nel corso delle allucinazioni in individui psicotici .

Solo che essi vedono immagini, suoni, ecc. pur essendo svegli e come se tutto ciò fosse reale.

Il sogno sarebbe perciò una (benefica, terapeutica, essa sia benedetta !) specie di allucinazione del dormiente.

Con due possibili funzioni:

-          La prima , se l’ambiente parentale infantile è favorevole, a far integrare alla coscienza del bambino e dell’adolescente l’immagine del suo Sé;

-          La seconda , ove quell’ambiente abbia  impedito in tutto o in parte quel processo di crescita psichica, di consentire tardivamente lo sviluppo dello stesso processo grazie alla psicoanalisi.

Nei computer, all’avvio di uno specifico programma , viene trasferita nella memoria RAM dalla memoria di massa quello specifico programma il quale a sua volta una volta là comincia ad eseguire le proprie istruzioni interne.

Nel caso del processo di crescita di dovrebbe presumere che la prima cosa che viene trasferita nella coscienza è il primo germe istintivo della funzione intuitiva la quale è lo strumento per l’integrazione spontanea nella coscienza stessa dei significati dei successivi simboli onirici.

E a forza di interpretare sogni essa crescerà a sua volta insieme alla coscienza e si svilupperà vieppiù.

Ci sarebbe da chiedersi perché l’inconscio illumini ogni volta quel particolare gruppetto di neuroni producendo perciò quello specifico simbolo e non altri.

Sta di fatto che ogni volta è la cosa più importante (in quell’istante ed in quel luogo) di cui prendere coscienza  che si rende manifesta nel sogno.

 

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