Stimolo, pattern e coazione a ripetere
Lo stimolo (interno o esterno che sia), ove ripetuto nel tempo, è in grado di strutturare un pattern nell’inconscio dell’animale .
Questo pattern , un costrutto psichico inconscio vagamente assimilabile ad un microsoftware , a sua volta aziona nella coscienza e nel comportamento una coazione a ripetere.
L’osservazione dimostra che se viene somministrato per un certo periodo all’animale un cibo che contiene appetitizzanti (purtroppo si sa: lo stimolo del profitto travolge nel produttore ogni scrupolo etico) l’animale dopo aver mangiato apparentemente a sazietà continua a richiedere del cibo.
Quando si cessa di somministrare il cibo che contiene appetitizzanti lo stimolo attivante (il bisogno di altro cibo, lo stimolo della fame) nei confronti del pattern cessa ma il pattern per un certo tempo continua a far funzionare il suo automatismo e perciò continua ad azionare la coazione a ripetere (l’implorazione del cibo).
In assenza dello stimolo attivatore (e presumibilmente energizzante) lentamente il pattern perde di efficacia e la coazione a ripetere diventa sempre meno pressante ed attiva.
L’osservazione di K. Lorenz sull’oca Martina ci dice che in quel caso era la paura intensa ad attivare il pattern e la coazione .
Anzi presumibilmente il pattern (il costrutto psichico) è esattamente quella paura , cioè quella emozione , che si rinnova ogni volta che l’oca entra in casa (lo stimolo esterno) e che condiziona e determina la coazione (il tentativo di fuga) .
Via via che l’oca attenua la sua paura di entrare in casa la coazione diventa sempre meno attiva (ogni volta l’oca torna indietro per fuggire ma dopo qualche metro riprende a seguire Lorenz).
Il continuare ad alimentare la paura (oppure per altro verso il continuare a fornire all’animale il cibo con appetitizzante) significa continuare a mantenere in vita il pattern e in conseguenza la coazione.
Se lo stesso processo psichico lo si applica all’uomo ciascun pattern che aziona una coazione a ripetere si può ben definire “complesso a tonalità affettiva”.
I comportamenti ripetuti dell’ambiente familiare nei confronti del bambino generano in lui una qualche emozione inconscia la quale struttura nel suo inconscio un pattern che manterrà attiva la sua potenzialità anche nella età adulta.
Ogni volta che uno stimolo simbolico (esterno o interno) sarà in grado di “toccare” quel pattern esso farà scattare inevitabilmente la coazione a ripetere (che per inciso può essere una coazione comportamentale al fare oppure una coazione comportamentale all’inibire).