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A. Le esperienze dolorose vissute inconsciamente nell’infanzia, subito rimosse per autodifesa dalla coscienza infantile, bloccano ogni possibilità di inizio e di sviluppo del processo di crescita psichica infantile spontaneo.
B. Vivere l'esperienza, quale che essa sia, significa insieme conoscere dell'eventuale problema che la supporta a monte. Ciò consente al cervello di elaborare, grazie alla sua capacità di problem solving, le soluzioni di adattamento psichico al problema incontrato.
C. Senza l'esperienza vissuta e la sua presa di coscienza questo meccanismo autorisanatorio non riuscirebbe a funzionare.
D. Tanto una esperienza, cosciente od inconscia che sia, è stata dolorosa tanto più essa è stata profondamente rimossa tanto più sarà difficile prenderne coscienza e “distaccare” definitivamente la coscienza da essa. Evitando così l’influenza negativa di quella esperienza nella ideazione, nei comportamenti e nella propria vita.
E. Il distacco del Sè dal corpo materno prima (distacco che si suppone traumatico) ed il distacco affettivo dello stesso dalla madre a causa della coscienza dissociata ed anaffettiva della stessa (distacco il quale si ripete dolorosamente ogni volta che le coscienze parentali respingono il Sé dell’individuo e prosegue per tutta la durata dell'imprinting) rende necessario alla coscienza ed all’inconscio strutturare una figura materna fantasmatica che accompagnerà quella psiche ferita per tutta la vita. Facendo appoggiare volta a volta le proiezioni corrispondenti alla figura femminile del momento (o nel caso degli individui di sesso femminile alla figura parentale più vicina) rendendo quella dipendenza permanente (almeno fino alla eventuale conclusione del processo crescita psichica).
F. A questi primi abbandoni o distacchi dolorosi seguiranno nelle successive età altri abbandoni o distacchi che riproporranno il dolore di quelli primari.
G. Definisco come “scottature” (riprendendo una definizione data con questo simbolo onirico alle esperienze dolorose) ogni esperienza dolorosa dall'individuo vissuta.
H. È possibile che la presa di coscienza dell’ultima “scottatura” vissuta possa rappresentare TUTTE le “scottature" precedenti che l‘individuo ha coscientemente ed inconsciamente vissuto nell’arco della propria vita.
I. Il prendere coscienza di essa può evitare nella vita l’accadimento di eventi tragici presumibilmente legati in qualche modo al fuoco od a significativi eventi psicotici.
. (scritto il 23/8/24)