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Si può ipotizzare che quando l'energia  destinata alla crescita psichica non  possa essere impiegata per assolvere questa funzione geneticamente determinata essa ristagni e si accumuli, insieme alle informazioni a quel processo destinate, nel codice genetico prima e nell' inconscio dopo.

E che, in qualche gene di quel codice solleciti la mutazione in qualche altro gene di quel codice facente parte delle  sue scorte  non impiegate: Una sorta di riserva evolutiva li per ogni evenienza.

Ed allora una qualche cellula comincia a riprodursi ed a produrre una cellula di tipo diverso: Una cellula neoplasica.

Un nuovo e diverso Sè che tenta di sfuggire alla gabbia castrante e mortale nel quale la coscienza dissociata lo ha imprigionato.

Un nuovo Sè un nuovo "corpo biologico" che tenta una nuova e diversa strada evolutiva.

E come tutto ciò che nasce e deve rapidamente svilupparsi  esso "si nutre" moltissimo.

E sottrae enormi quantità di energie a tutto l'organismo.

Grazie a questa sua grande bisogno di assorbire più nutrimento di ogni altra cellula, sofisticate tecnologie consentono ad un certo punto di individuarne la posizione.

E di curarlo per cercare di guarirlo.

Ma nulla può impedire a quelle cellule neoplasiche di continuare ad alimentarsi.

Ci può riuscire la psicoanalisi .

La quale aiutando la coscienza del soggetto ad integrare contenuti istintuali mai integrati consente alla energia fin lì disimpiegata e patologicamente investita nel cancro di dirigersi verso il suo investimento funzionale cioè verso la coscienza.

                     (scritto il 01/11/23)

 

 

 

 

 

 


 

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