Ci sono azioni molto diverse tra di loro che portano allo stesso risultato.
La sterilizzazione degli animali domestici (rectius la loro castrazione) asporta chirurgicamente gli organi riproduttivi nel maschio o nella femmina allo scopo di impedire loro di riprodursi .
E disturbare così la tranquilla esistenza dei loro proprietari che di solito non vogliono un animale ma un docile peluche, un pseudoanimale antropomorfizzato.
Il quale forse richiama in loro qualcosa di remoto.
Negli esseri umani la castrazione, questa volta psichica, ottiene un risultato identico ed è operata a livello psichico nel corso dell’imprinting infantile.
Grazie ad essa si sterilizza (rectius si castra) il fallo cioè il mezzo , lo strumento psichico, grazie al quale il Sé dell’individuo può riprodurre la propria immagine nella coscienza dell’individuo stesso.
Detto in un altro modo con la castrazione psichica si impedisce la nascita e lo sviluppo nella coscienza infantile della funzione intuizione cioè della capacità della coscienza di interpretare ed integrare in sé stessa i simboli onirici.
Simbolicamente la funzione intuizione cioè lo strumento psichico che consente alla coscienza (ed all’individuo consapevole) di capire di sé viene definita “il fallo” ed il simbolo onirico con il quale esso si rappresenta sarà il bastone, il vincastro, il cetriolo, la spada, il pugnale , il fallo fisico eretto (vedi in Jung “Ricordi, sogni e riflessioni”).