Dice un sogno transferale: ”Lungo la strada trovo una chiesa vicino al mare e da lì  dobbiamo riportarla indietro lungo lo stesso percorso. Intanto suonano tamburi, bande, canzoni napoletane e ritorniamo al punto di partenza.”

La coscienza INFANTILE del bambino appena nato (nonchè quella dell’uomo adulto, rimasta tale) è in contatto con il suo inconscio ma non in rapporto con esso.

E da esso DISSOCIATA*.

Il processo di crescita psichica (Il riportare FESTOSAMENTE la chiesa indietro e poi in avanti lungo lo stesso percorso), la regressione e lo sviluppo, praticamente riporta la coscienza di nuovo in contatto con il suo inconscio ma dopo aver strutturato in essa un solido  rapporto con esso.

Coscienza, ORA, diventata PERCIÒ adulta.

(*) Quella del bambino aspetta, purtroppo fin troppo spesso invano, una coscienza materna AMOREVOLE e TOLLERANTE che le faccia da tramite.

Quella dell’adulto, rimasta infantile, una terapia analitica (ortodossa o meno che sia).

                                         .                                              (scritto il 25/8/24)

 

 

 

 

 

 


 

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