Concetto molto difficile da definire se non fosse altro per la scarsità di modelli di riferimento osservabili.
La coscienza , infestata dal o dai falsi sé , è soggetto coatto e che continua ad indurre coazioni comportamentali e di pensiero e di sentimenti e di emozioni all’ego.
Nel corso dei tanti mutamenti possibili e successivi della coscienza è il Sé (e la sua imago integrata nella coscienza ) a determinare via via la coscienza stessa.
Fino a farla giungere spontanea esecutrice della sua attività istintuale.
Ma l’uomo non è un gatto.
Se gli istinti consentono in ogni momento all’animale di sopravvivere nell’ambiente naturale per quanto riguarda l’individuo sociale è l’ego a governare il tutto.
Lasciando e prendendo, mollando e frenando.
A seconda della condizione ambientale possibile, come al solito qui ed ora..