Nelle prime fasi dello sviluppo dell'embrione umano, quando cominciano a formarsi gli arti, le dita della mano del feto sono collegate con una membrana.
Ed è la memoria genetica del nostro progenitore genetico, il pesce, ad orientare in quel tempo quel tipo di sviluppo del feto.
Poi siccome il processo di sviluppo fisico dell'embrione ricalca e segue l'evoluzione di specie le cellule di quelle membrane muoiono e le mani assumono la forma tipica della specie.
Nel processo di crescita psichica accade lo stesso .
E quel processo segue i passaggi della linea filogenetica di specie.
Per cui l'evoluzione genetica del cervello seguirà quei passaggi filogenetici (come accade per le mani) e lo stesso accadrà nel processo di crescita psichica.
Di conseguenza le prime informazioni genetiche che riguardano quel processo e che dovranno attingere la coscienza saranno le informazioni relative al cervello del pesce.
E quindi non a caso saranno i simboli che lo richiamano a manifestarsi all'inizio del processo.
Seguiranno i simboli del serpente e così via seguendo quella "scaletta" filogenetica (pesci, anfibi, rettili, mammiferi).
Se il processo di crescita psichica, come accade di solito, viene bloccato dall'imprinting infantile, è possibile che lo sviluppo della psiche si arresti nella sua fase più primitiva e cioè per esempio alla fase del "cervello del pesce" o a quella "del cervello del serpente".
Sarà poi l'adattamento secondario a strutturare nella coscienza protesi adattative per assicurare, come possibile, a quella coscienza una simulazione di normalità.
(scritto il 31/8/24)