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Molto tempo fa ho avuto occasione di leggere alcune poesie di Federico Tavan, uomo e poeta afflitto per tutta la sua vita da pesanti disagi mentali..
Scriveva in friulano con traduzione in italiano a fronte pagina.
Poesie come questa:
“Poteva capitare anche a te
di nascere in un pentolone
tra rospi e intrugli
di streghe senza processo
e il dolore grande di una madre.
Io mi sono trovato a passare
da quelle parti".
Di un’altra ricordo un verso, nel quale rivolto alla maestra, segnava una riga sul muro, molto vicina al suolo, dicendole: “Io posso arrivare fin qui e non oltre.”.
Ed esprimendo così la terribile angoscia e la atroce consapevolezza del limite che gli imponeva la sua coscienza dissociata e castrante.
(scritto il 11/11/23)