I riti sono mezzi di comunicazione molto simbolizzati che impetrano l’inizio di un rapporto di comunicazione , di una connessione , di un collegamento oppure che tendono a rinforzare e perpetuare un rapporto già esistente.

I riti non sono una invenzione umana ma essi si radicano ed hanno la loro fonte  nei processi naturali.

Basti pensare ai riti di accoppiamento delle varie specie animali (compresa la specie umana)  i quali tendono ad inverare il collegamento, la connessione  più intensa e più importante  che esista e cioè il rapporto sessuale finalizzato alla riproduzione della vita.

I riti spesso hanno bisogno di un mediatore (a rieccolo!) che faccia da catalizzatore e da intermediario tra due parti diverse.

Nelle religioni è ovviamente l’officiante , in molte culture tribali lo stregone , in culture più o meno arcaiche il sensale di matrimoni.

Nei tempi moderni per esempio i siti di incontri.

In altre culture sarà il guru che con i suoi riti esoterici offre mediazione tra la ragione e gli spiriti come a  dire mediazione tra ragione cieca e lo spirito.

Come si è detto il rito non sarebbe tale se non fosse un continuo susseguirsi di gesti e comportamenti ed oggetti  altamente simbolici, che intensamente metadicono del loro significato.

L’origine dei riti è da ricercare in una delle attività psichiche più diffusa e più misteriosa  del mondo animale e cioè (manco a dirlo) la funzione onirica,  

Rito notturno ed oscuro ai più e quindi ancora più carico di mistero.

Questo rito notturno richiede corrispondenza ed interazione con un altro rito, ancora più  misterioso e sconosciuto alla coscienza per quanto riguarda il suo meccanismo d’azione.E cioè  l’interpretazione intuitiva del sogno.

 

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