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Prima, da sempre c'era la Festa dei morti*, il 2 Novembre.
E ancora prima, da sempre, non c'era nè il Natale, nè Papà Noel.
C'era appunto la Festa dei morti.
I quali il 2 Novembre portavano i doni ai bambini ed alle bambine.
E arricchivano i tanti, ma più spesso pochi, giocattoli due frutti della natura che nel nome si collegavano a quella festa:
- La "murtidda";
- I “Cruzziteddi”.
I primi erano le bacche del Mirto gialle o blu, dal sapore acidulo e ricche di semini;
I secondi, piccole "crozze", piccoli teschi, (Le castagne secche) il cui riferimento a quella festa era evidente.
Era quella una festa che diceva ai bambini ed alle bambine che il mondo dei morti era mondo vivo e portava graditi doni.
E che metadiceva loro che il mondo dell'inconscio e dei suoi contenuti istintuali e dei suoi significati era quì ed ora e portava loro gioia.
Tentando forse di vincere il disastro con il quale l'imprinting infantile, proprio in quegli anni della infanzia, stava AMMAZZANDO il loro piccolo Sè.
(*) Non che Halloween ed il Natale nel campo dei significati fossero muti. Ma questo lo vedremo nella prossima puntata.
(scritto il 12/11/23)