Un uomo incontra a caso (?) una incolpevole ed innocente ragazza, a lui sconosciuta, nel cuore della notte in un piccolissimo tranquillo paesino, le chiede scusa e la accoltella a morte.

Quest'uomo è chiaramente diviso in due: Da una parte il suo complesso di castrazione che lo sospinge per agire la sua capacità distruttiva ed auto distruttiva e dall'altra parte un individuo per così dire "normale" che agisce in modo totalmente diverso.

Una sorta di tragica metafora della esistenza umana.

Da una parte un complesso di castrazione, sovraeccitato da contenuti istintuali inconsci energeticamente sovraccaricati, il quale sospinge CIECAMENTE all’azione omicidiaria, solo apparentemente incomprensibile, e dall'altra parte un uomo "normale".

Una eccezione ?.

No, la NORMA!.

La NORMA della patologia mentale collettiva e diffusa che ha, in quel luogo, in quel momento, su quella incolpevole ragazza, trovato la sua espressione patologica.

    (scritto il 3/9/24)

 

 

 

 

 

 


 

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