Un angolo ombroso ed umido del mio cortile dietro casa è stato colonizzato da una vitalissima edera.
Un rigoglio meraviglioso e stupefacente che ha ricoperto tutto il suolo e le pareti del piccolo spazio trapezoidale, aperto solo su un piccolo lato.
Una piccola meravigliosa facciata "Tudor".
Mi affaccio alla finestra che dà su questo piccolo spazio e mi pare di affacciarmi sull'Universo stesso.
C'è però un problema.
La vitalissima e rigogliosissima edera con la sua diffusione un pò alla volta sta impedendo l'apertura della finestra.
A malincuore prendo il potatore e comincio a tagliare.
E mi accorgo con orrore di una cosa che è però ovvia.
La Natura segue le sue regole biologiche, evoluzionistiche e di rapporto con l'ambiente secondo un ordine superiore che appartiene alla vita dei viventi.
E che è del tutto aliena alla razionalità umana.
E nel momento in cui la razionalità interviene in questo mondo crea il CAOS.
Tagliando i rami dell'edera quel tanto necessario per aprire la finestra il mondo dell'edera attorno alla finestra collassa di colpo NEL CAOS.
E non c'è modo per porvi rimedio.
Più taglio rami e rametti e più il caos aumenta.
Certo ho liberato la finestra ma ho creato nel piccolo trapezio dell'amata edera un orribile terremoto.
Una disperante distruzione.
E di ciò non sono fiero proprio per nulla.
Si può considerare questa piccola locale vicenda come una metafora del CAOS psichico e non solo, distruttivo ed autodistruttivo, che la razionalità unidirezionale e l'imprinting infantile, che ne è la conseguenza, hanno generato da millenni nella specie umana?.
(scritto il 3/8/24)