La comunicazione terapeutica si sviluppa su due diversi livelli:

-          La comunicazione sensibile  dell’analista che veicola verso il soggetto significati, interpretazioni, concetti dallo stesso “digeribili”, posture comportamentali significative, ecc.. E’ com’è evidente la comunicazione cosiddetta sensibile cioè percepibile dai sensi.

-         La comunicazione empatica o subliminale o transferale.Si tratta di comunicazione non sensibile cioè non percepibile dal soggetto originata dall’inconscio liberato dell’analista verso l’inconscio del soggetto. Si tratta di comunicazione assolutamente spontanea, istintiva, non governabile dalla volontà e veicolata dal transfert. Di fronte  a coscienze irrigidite dalla dissociazione e/o dal complesso di castrazione è la forma di comunicazione che cura cioè che svolge una azione terapeutica profonda .E’ la Natura che siamo e della quale siamo portatori (troppo spesso NON sani) che svolge la sua azione di aiuto terapeutico verso l’altro che soffre per la mancanza di sè. Attraverso lo stesso veicolo l’inconscio del soggetto comunica con l’inconscio dell’analista che di questa comunicazione coglie il significato o intuitivamente (l’insight)  o attraverso l’interpretazione intuitiva dei propri sogni.

Tornando al titolo di questo pezzo , titolo simbolico quanto mai altri, si tratta ancora di interpretare.Anche il testo dal quale quel titolo è stato tratto metadice, svela simbolicamente del doppio livello della comunicazione umana.

 

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