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Tra le infinite metafore con le quali, in totale inconsapevolezza ed ignoranza, si sogliono definire il Sè dell'individuo ed i suoi contenuti istintuali inconsci ce n'è una che mi piace particolarmente.
Ed è il definire, il codice genetico (per la parte di informazioni destinate alla crescita psichica) ed i relativi contenuti istintuali nell'inconscio, come "La Vigna del Signore".
Della quale (non il credente, non il mistico, non il religioso) si prende REALMENTE cura solo lo psicoanalista, la psicoanalista cosciente e consapevole di sè.
E lo fa REALMENTE quando interpreta intuitivamente i propri e gli altrui sogni consentendo a quella VIGNA di produrre i suoi dolci frutti nella propria e nelle altrui coscienze.
(scritto il 17/11/23)