Il giovane studente che si iscriva al Conservatorio per imparare a suonare il piano dovrà affrontare in una prima fase lunghi studi per imparare il linguaggio musicale, la storia della musica, prendere confidenza con lo strumento ed un po’ alla volta imparare l’uso dei singoli tasti e la loro funzione .
Imparerà contestualmente la digitazione sui singoli tasti, il coordinamento delle dita , delle mani e dei piedi.
E così via imparando.
Un percorso di apprendimento molto lungo e talora frustrante.
Credo che il percorso di apprendimento musicale duri cinque anni.
Molto tempo insomma.
Negli ultimi anni e mesi di questo percorso l’apprendista pianista avrà così ben appreso da essere in grado di suonare alcuni pezzi musicali leggendo lo spartito appoggiato sul piano.
Un po’ alla volta sarà capace di suonare pezzi via via più difficile e complessi sempre leggendo dal suo spartito.
Completato l’apprendimento egli sarà diventato probabilmente un pianista virtuoso e sarà capace , dopo adeguato esercizio, di suonare a memoria pezzi musicali via via più complessi.
A che serve questa metafora dato che molti di noi sanno suonare al massimo il campanello della porta di casa ?
Essa descrive abbastanza fedelmente i passaggi del processo di apprendimento che la coscienza deve affrontare per imparare il linguaggio simbolico dei sogni ed a usare lo strumento che serve ad interpretarli cioè la funzione intuizione.
In questa prima fase , percorso lungo e spesso frustrante, la coscienza prenderà confidenza con l’infinità pluralità di simboli e con una lunga sequenza di prove ed errori cercherà di comprenderne il significato.
Ogni volta che ci riuscirà riceverà una gratificazione grazie all’accesso di un quid di libido/energia nella coscienza stessa ed al mutamento che quel significato innescherà in essa.
Successivamente procedendo la fase di apprendimento il processo di interpretazione sarà sempre più agevole e il percorso di crescita procederà in maniera più spedito.
Nella terza fase , quella del pianista virtuoso, la coscienza sarà in grado di interpretare spontaneamente i simboli onirici (senza più l’assistenza dell’ego, nel caso di autoanalisi) e il processo avrà raggiunto il suo stato normale.
Immaginiamo ora un bambino od una bambina, nei suoi primi anni di vita , che debba imparare a leggere ed a scrivere con una maestra o un maestro fetente e repressivo il quale continuamente picchia , rimprovera, umilia , mortifica e oltre a tutto ciò non sa nemmeno insegnare.
Il bambino o la bambina impareranno a leggere ed a scrivere oppure resteranno analfabeti?
(Per chi non l’avesse capito anche questa è una metafora).