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Sosteneva molti anni fa un alto dirigente dello Stato, corrotto fino al midollo e totalmente privo di senso dello Stato e di etica, che inserire una ruota di ferro in un ingranaggio composto da rotelline di plastica era un errore.
Intendeva dire che inserire in un sistema di individui corrotti e corruttibili, oltre che del tutto incompetenti professionalmente, un elemento non corrotto, incorruttibile e professionalmente competente era un errore per la "funzionalità" di quel sistema corrotto.
Dirigente corrotto ma non stupido nella sua, purtroppo rimasta impunita, foga criminale.
Utilizzo la stessa metafora per definire il rapporto tra la ruota di ferro (la razionalità unidirezionale e la sua potente logica) e le deboli e fragili rotelline di plastica (la vita umana e quella delle altre specie ANCORA viventi).
La potenza elaborativa della razionalità unidirezionale ci ha portato una immensa tecnologia, la bomba atomica, guerre e conflitti a non finire essendo essa incapace di riconoscere i conflitti intrapsichici che la agitano nonché la fragilità della vita biologica, la immensa UMANITA’ della quale essa è portatrice, la sua assoluta delicatezza e sensibilità.
E quella ruota di ferro, nella sua cecità omicida, continua a stritolare le rotelline di plastica senza che nessuno si renda conto della immensa pericolosità di questo macchinismo omicida e distruttivo.
E ciò in quanto ad essa è impedita la capacità di comprendere il linguaggio fondamentale della vita: I linguaggi simbolici.
Con i quali i sogni esprimono verso la coscienza dei viventi i loro significati genetici, con i quali la materia elementare, di cui è comporto il tutto, si esprime nei suoi rapporti interni e nelle sue interazioni con i processi biologici della vita stessa.
Materia elementare (atomi, molecole, elettroni, ecc.) che non è ALTRA rispetto a quei processi ma è il loro motore oscuro di cui la Fisica quantistica, ottusa da quella ruota di ferro, non riesce a cogliere i rapporti.
(scritto il 18/11/23)