Così come esiste una memoria neuronale esiste una speculare memoria quantistica intrinseca nelle configurazioni degli elettroni delle molecole dei singoli neuroni.

Se qualcosa muta nella memoria di un neurone qualcosa muta nelle configurazioni quantistiche dei suoi corrispondenti elettroni.

E viceversa.

La cosa assolutamente meravigliosa è che ogni interpretazione intuitiva di un simbolo onirico o di un sogno è in grado di far mutare quella configurazione quantistica ed in corrispondenza la memoria della cellula neuronale che con quei suoi elettroni corrisponde.

Si pensi solo a questo: Il pensare intuitivo, il semplice atto di tale forma di pensiero è in grado di indurre un seppur piccolo mutamento non solo alla configurazione psichica della coscienza ma ANCHE NEL CERVELLO STESSO ed a ciò che esso memorizza ed elabora.

E perfino alla sua configurazione anatomica locale (produzione di nuovi collegamenti dendritici tra neuroni, mutamenti di assoni ecc.).

Il che la dice lunga sulla plasticità anatomica e funzionale di questo organo che è in grado di corrispondere adattandosi alla evoluzione in genere ed alla sua specifica evoluzione psichica in particolare.

Mentre ogni altro organo dell'organismo, e le corrispondenti cellule, possono mutare il loro stato passando da SANO a MALATO (o più malato ancora) e viceversa, il cervello può adattarsi alla evoluzione individuale e di specie in una pluralità di modi inimmaginabili (parliamo di 85 miliardi di neuroni e di non so quante possibilità di collegamenti tra di essi che ne MOLTIPLICANO l'efficienza funzionale).

Utilizzare il proprio cervello solo nel modo limitato nel quale lo costringe la sola funzione razionale è come usare un super computer per fare le addizioni.

Quali possono essere le ricadute patologiche in un uso così limitato e limitante del cervello?.

Le patologie neurologiche e non solo sono già lì a fornisci la risposta.

                                    (scritto il 31/12/24)