Osservando i comportamenti animali si comprende bene che la capacità emulativa ,ampiamente riscontrata nella coscienza umana capacità che è una dotazione genetica innata, si riscontra spesso anche  nei gatti (e probabilmente non solo).

Quella capacità si svela con due comportamenti:

-         Il tentativo di afferrare (il riflesso del predatore) a fronte di movimenti veloci che gli passano davanti;

-         Il seguire emulativamente i lenti movimenti delle gambe del suo amico o amica umana quando esso/a passa dallo stato di fermo a quello di moto (Il che talora genera inciampi pericolosi per l’umano e per il gatto stesso).

Questo meccanismo naturale dei gatti fa venire in mente, per associazione spontanea, meccanismi ben più complessi e profondi:

-         Passaggio veloce = contenuto istintuale inconscio superenergizzato > comportamento aggressivo e castrante della coscienza nei suoi confronti;

-         Passaggio lento = contenuto istintuale DEENERGIZZATO > comportamento emulativo della coscienza rispetto al suo significato (sua integrazione).

Se il contenuto istintuale inconscio è super energizzato le difese della coscienza reagiscono in modo aggressivo e castrante.

Se il contenuto istintuale approccia la coscienza in modo per così dire "lento" la coscienza ne emula il significato cioè lo assume in sè.

Solo la funzione intuizione è capace di far approcciare alla coscienza un contenuto istintuale in modo "lento" e ciò accade quando esso è stato reso del tutto DEENERGIZZATO grazie a quella funzione che lo ha reso tale fino al suo livello minimo.

In modo di far approcciare alla coscienza il relativo significato.

Si osservi quì il rapporto tra l’elaborazione veloce della funzione razionale (la mente veloce e perennemente in azione) e la elaborazione “lenta” (la mente calma e placata) della funzione intuizione.

      (scritto il 10/9/24)

 

 

 

 

 

 


 

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