E’ difficile combattere contro il proprio animo:quello che vuole lo compra  a prezzo della vita. (Eraclito Fr.n.93)
 
 Un psicoterapeuta sposato e con figli , di buona esperienza e consapevolezza, nel corso della sua lunga carriera incontra un giorno 
una giovane paziente che lo muove particolarmente a compassione.
Animo generoso la ospita nella sua villa.
Non sappiamo cosa sia successo nel corso di quella coabitazione.
Sta di fatto che la giovane paziente denuncia quel generoso psicoanalista per violenza sessuale e nel corso della vertenza giudiziaria 
i vari consulenti danno man forte alla querelante.
Vita e carriera dello psicoanalista distrutte.
Viene da chiedersi se quello psicoanalista davanti ad un evento di tale drammaticità, che lo ha completamente travolto, si sia chiesto:
Che cosa rappresenta questo evento? .
Che cosa mi sta dicendo il mio inconscio che io fino a questo momento non avevo capito e di cui non avevo coscienza ?.
Non sappiamo se si sia fatto la domanda e non sappiamo ovviamente la risposta.
Sappiamo però che complessi di castrazione ben dissimulati e cronicizzati hanno un loro “corrispondente” , un loro radicamento 
nell’inconscio, un nucleo energetico, un motore energizzante il quale alimenta e fa sopravvivere quel costrutto malefico nella coscienza.
Può succedere che quel nucleo inconscio, non riconosciuto dalla coscienza, con il passare degli anni si carichi energeticamente sempre 
di più fino a che non passa all’azione.
Le sue possibili vie  di espressione potrebbero essere:
-          indurre un evento grave nella vita dell’interessato che può anche drammaticamente travolgerlo;
-          Generare una condizione nevrotica di rilevante gravità;
-          Indurre un evento psicosomatico di notevole gravità anche con esito letale;
-          Produrre uno sfondamento psicotico nella coscienza .
Occorre tenere presente , nel caso illustrato, che l’azione, così tanto energizzata, dell’inconscio tende anche a condizionare l’ambito.
Una volta liberata nell’azione il suo surplus di energia l’inconscio si acquieta e le cose tendono a tornare a posto come nel caso in esame 
dal quale l’interessato è uscito alla fine assolto.
Ma il danno ormai era stato fatto.
La carenza di consapevolezza e teorie ancora zoppicanti nella dottrina ortodossa in psicoanalisi tendono a occultare le vere cause di 
queste complesse problematiche psichiche.
 
 
 

 

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