Il  buon vecchio chimico A. Lavoisier non aveva cognizioni di psicoanalisi eppure oggi il suo famoso aforisma può tornarci utile.

Geneticamente l’individuo è predisposto per la crescita psichica esattamente come geneticamente è predisposto per la crescita fisica.

La crescita fisica non può essere impedita se non a mezzo di inenarrabili crudeltà (ricordate nell’antica Cina l’uso barbarico di fasciare i piedi delle bambine per impedire agli stessi di crescere ?) .

La crescita psichica può invece essere più agevolmente impedita o bloccata generalmente  senza apparenti azione cruente anche se il risultato di quel blocco può esserlo.

In fondo è sufficiente che l'ambiente parentale infantile non dia amore al bambino/a, è’ sufficiente che sia  troppo rigido e magari anche un po’ violento verso di lui.

E’ sufficiente che l’ambiente familiare nel quale il bambino si sviluppi applichi inconsapevolmente al bambino le stesse regole con le quali i genitori sono stati allevati in modo da creare una specie di cloni psichici degli stessi.

In fondo basta poco per rovinare la vita di un bambino, di una bambina e poi in conseguenza dell’adulto.

Ma si è citato Lavoisier perché è di energia che si vuole parlare.

Il bambino è geneticamente dunque predisposto per la crescita psichica.

Essa viene bloccata sul nascere o quasi.

Azioni e comportamenti sessuofobici e/o ostili alla crescita psichica la paralizzano fin dal principio o quasi.

Ma geneticamente nell’inconscio l’azione finalizzata alla crescita prosegue.

La funzione onirica continua la sua disperata azione per portare alla coscienza i propri significati strutturanti.

Ma la coscienza è ormai diventata sorda.

E l’energia (o se si preferisce possiamo chiamarla libido o energia psichica) veicolata da quei sogni, da quei significati che fine fa ?.

Ristagna nell’inconscio e aumenta di intensità ogni giorno di più.

Una parte attiva comportamenti anomali (talora definiti caratteriali) il che per inciso scatenano ancora di più l’aggressività dell’ambiente contro il bambino e la sua crescita psichica.

Si capisce è l’odiato inconscio che si manifesta nell’ambiente.

Ma non basta .

L’energia lentamente dilaga nell’organismo , nei suoi organi e nelle sue funzioni creando ivi sintomi psicosomatici, anche gravi.

Ma non basta ancora.

Si dimentica spesso che ogni essere vivente è un insieme di atomi e molecole e questo insieme ci unisce all’Universo (che anche lui è costituito da atomi e molecole).

Ed in Natura nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Perciò :

- una parte di quella energia viene investita, si trasforma, in comportamenti definibili come strani o devianti o chiaramente caratteriali;

- una parte viene investita, si trasforma,  in sintomi psicosomatici;

Ma non basta:

- una parte viene investita  presumibilmente negli atomi e nelle molecole delle quali siamo costituiti.

Ed insieme ad essi negli atomi e nelle molecole della piattaforma atomica dell’ambito della quale in piccola misura siamo ed alla quale apparteniamo.

Nel corso dei processi di crescita ad un certo punto si cominciano a manifestare i fenomeni di sincronicità

Accadono (ma sarebbe più corretto dire , facciamo inconsapevolmente accadere) eventi coevi a corrispondenti eventi psichici entrambi portatori dello stesso significato.

Come si è detto una parte dell'energia non integrata dalla coscienza a causa della crescita psichica fallita è stata investita nel carattere e nella personalità, nei sintomi psicosomatici, nell’ambiente.

Nel corso della crescita psichica l’energia viene integrata nella coscienza  e defluisce lentamente dagli ambiti nei quali è stata investita.

Il carattere muta insieme ai mutamenti della coscienza e dell’inconscio, i sintomi psicosomatici regrediscono , l’energia investita nell’ambito defluisce verso l’individuo e lo arricchisce.

E defluendo dall’ambiente nel quale è stata investito l’insieme individuo-ambiente si comporta come un tutt’uno.

E si manifestano nel corso di questo processo di “defluizione” i fenomeni di sincronicità.

All'individuo solo razionale ed inconscio di sè tutto ciò sembra impossibile.

E ho molto esitato a scrivere di ciò consapevole che tutto ciò NON può essere capito dall'individuo razionale quale che sia la qualità della spiegazione.

Eppure se si vive l’esperienza della crescita psichica tutto questo viene verificato nella esperienza quotidiana.

Certo la scienza non può dare sostegno a tutto questo che è evidentemente solo una teoria non provata la quale nasce (e come potrebbe essere altrimenti) dalla esperienza soggettiva.

E perciò tutto ciò  per la scienza resterà chiacchiera , fantasia. O  peggio delirio, allucinazione.

Peggio per la scienza e per il suo ignoto  sacerdote-scienziato, dissociato ed inconscio di  sé.

 

 

 

 

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