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Quello che può sembrare uno scherzo crudele della Natura (e sicuramente è invece una tragedia per i gemelli siamesi, monozigoti o eterozigoti che siano i quali in ciò siano incappati) ci dice alcune cose:
- Ci dice i gemelli siamesi SONO un fenomeno fisico ma RAPPRESENTANO anche un fenomeno psichico. In particolare rappresentano forme di congiunzioni e di reciproca dipendenza psichica tra i membri dello stesso sistema familiare , dipendenza generata dal condividere tra di loro , nello loro stato di incoscienza e di dissociazione da sé , specifiche funzioni psichiche che nel loro insieme assicurano ai membri di quel sistema equilibrio mentale e sopravvivenza (per quanto possibile).Per esempio nei complessi materni o paterni , negli individui adulti , la figura materna o paterna (su chiunque proiettata) talora gioca il ruolo e rappresenta l’inconscio negato del soggetto così come il soggetto rappresenta in sé per esempio la coscienza e la sue funzioni .
Nei sistemi familiari questo gioco necessitato dei ruoli, a causa di quella condizione dissociativa, fa di quel sistema , a livello psichico, un teatrino nel quale ogni membro della famiglia gioca un suo ruolo relazionato ai ruoli degli altri diversi membri.
E ciò , nell’insieme del sistema, va a rappresentare , proiettato su di esso, un sistema psichico completo “normale” (e giocano un ruolo obbligato in essi coloro che ivi si ammalano , che ivi manifestano disturbi mentali e così via).
In sostanza una forma psichica simile a quella dei gemelli siamesi ,una forma psichica nella quale ogni membro della famiglia è “siamese” psichicamente a tutti gli altri. E così rimane in quella moltitudine di reciproche dipendenze per tutta la vita nei confronti delle varie figure reali prima e fantasmatiche dopo.
- Ci dice ancora che esiste una qualche correlazione ed interazione tra sistemi psichici (parentali ed individuali) e codice genetico tanto che il primo può interagire con quel codice persino in fase di trasformazione dell’ovulo fecondato nel feto o nei feti. E la stessa cosa si può dire nel caso di malattie genetiche c. d. rare, ecc.