S. Freud, erroneamente considerato il padre della psicoanalisi e che invece della psiche umana aveva capito ben poco, ha il merito però di avere scoperto la gigantesca cattedrale sepolta della psiche umana.

Terrorizzato dalle proprie resistenze inconsce, generate da un imponente complesso di castrazione (non a caso è morto di cancro alla bocca rivelando così l'eziologia di quella patologia), di quella immensa cattedrale si è fermato sulla soglia senza mai oltrepassarla.

C.G. Jung invece in quella cattedrale è entrato e di essa ci ha svelato l’immensa simbologia che ne adornava il pavimento e le pareti.

Nulla ci ha fatto sapere relativamente alle rimanenti simbologie che ne adornavano  il soffitto in quanto depistato in quella ricerca da sue  teorie del tutto infondate.

Eppure circa i collegamenti tra funzionamento della psiche e fisica quantistica qualcosa aveva vagamente intuito insieme ad un suo paziente, il Premio Nobel della Fisica W. Pauli.

Nel campo della psicoanalisi, per motivi strutturali insiti nei suoi meccanismi di funzionamento, del conseguente travisamento psichico nessuno di noi è esente.

Ed il continuo richiamo (qui ripetutamente invocato di verifiche sperimentali delle tante ipotesi in questo lavoro formulate)  da quella consapevolezza, ripetutamente vissuta e riscontrata nel corso della esperienza, nasce.

       (scritto il 14/9/24)

 

 

 

 

 

 


 

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