Se i neuroni cerebrali possono funzionare solo in due stati (aperto,1- Chiuso,0) si dovrebbe presumere che l'informazione del Sè o del falso sè, qualsiasi informazione, che li attinga o è VERA o è FALSA.
Ne dovrebbe conseguire che ogni cellula dell'organismo emette, verso i neurotubuli con il suo microtubulo, un segnale quantistico (0) = “sono sana” oppure un segnale (1) = “sono malata” (help!).
Per cui tutte le informazioni quantistiche che giungono ai neurotubuli saranno un panorama di (0) con alcuni (1), le informazioni relative alle cellule dell'organismo che si sono recentemente ammalate.
Di conseguenza il risultato del calcolo in sovrapposizione quantistica che dovrebbe fornire a queste cellule la correzione omeostatica dovrebbe risultare dal calcolo non di tutte le informazioni che pervengono ai microtubuli ma solo di quelle relative alle cellule malate.
Nel caso di coscienze dissociate l'interazione tra questa patologia mentale, le sue false informazioni che infestano la coscienza e le cellule dell'organismo che a causa di ciò si sono ammalate (allo scopo tra l'altro per metadire all'osservatore quale sia il significato e quindi la causa psichica di tale patologia), implica inevitabilmente che le informazioni che segnalano uno stato alterato delle cellule, sia neuronali che di altro tipo, che giungeranno ai neurotubuli saranno una quantità enorme ed in continua crescita.
Rendendo ad un certo momento il calcolo per la ricerca del risanamento omeostatico pressoché impossibile.
E si è quindi entrati nella cronicità delle relative patologie.
L'intervento risanatorio del trattamento psicoanalitico, in sinergia con il trattamento clinico, se comincia ad operare nella fase iniziale della patologia, quando si è ancora lontani dalla sua cronicizzazione, comincerà a fare integrare nella coscienza del soggetto i significati del suo Sè, informazioni VERE, le quali andranno a sostituire le informazioni false che sono la causa prima della patologia.
Facendo contestualmente affluire a quella coscienza energia libidica, della quale quella coscienza è completamente deprivata, deenergizzando nel contempo le cellule malate.
Ed innescando così un circuito energetico virtuoso che dovrebbe portare al risanamento.
(scritto il 15/9/24)